La 180 e la medicalizzazione della Vita (programma definitivo!)


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PSICHIATRIA DEMOCRATICA E UNASAM CONTRARI ALLA 181

Dichiarazioni di Emilio Lupo tratte da L'Unità del 14 maggio 2013

 

TUTTI PAZZI PER LA 181

di Cristiana Pulcinelli (pagina 17)

............... Ma c'è chi questa proposta non la condivide. Per Emilio Lupo, Segretario di Psichiatria Democratica,"esiste la legge quadro ed esistono i progetti obiettivo regionali. Nella lege c'è già la centralità dei servizi teritoriali, c'è il nuovo protagonismo di utenti e familiari,c'è la centralità dell'abitare e del lavoro, il resto può essere inserito nei regolamenti aziendali o nei progeti obiettivo regionmali. Il problema oggi è un altro:il depauperamento delle risorse dei dipartimenti di salute mentale.Oggi non c'è turnover, le risorse per l'abitare e il lavoro sono sempre meno. Il che vuol dire che si può aprire una deriva veso una neoistituzionalizzazione. Oggi c'è da difendere la centralità del servizio pubblico,partendo dalla linea di demarcazione della 180".

 

Antefatto:

L'associazione "Le parole ritrovate" lancia un'iniziativa popolare cui è stato dato il nome di "181": un testo di legge presentato come "fuori dagli schemi", in cui "speranza e fiducia sono le parole-chiave". I proponenti: "Bisogna far partecipare utenti e familiari ai servizi di salute mentale e garantire buone cure in tutta Italia". E sono pronti a raccogliere 50mila firme con lo slogan "Tutti pazzi per la 181" . Per saperne di più

 

Ed inoltre

Secondo il presidente Luigi Attenasio "non c'è bisogno di una nuova legge" e la proposta di superare la 180 è "inutile": occorre invece applicare la normativa vigente perché laddove ciò è stato fatto essa ha funzionato. Il vero problema? "I servizi desertificati"

ROMA - La proposta di legge 181? "Noi riteniamo che sia inutile e potenzialmente dannosa". A parlare è Luigi Attenasio, psichiatra e presidente dal 2010 di Psichiatria democratica. Non c'è bisogno di una nuova legge, ma di applicare quelle vigenti: dove la legge 180 è stata applicata, ha funzionato".

I promotori della "181" sostengono che sia arrivato il momento di andare oltre, di colmare ciò che la 180 ha lasciato di incompiuto, cioè il "chi fa che cosa dove e quando".

La 180 è la cornice. Dice cose semplicissime ma sostanziali. Sul terreno delicato del trattamento sanitario obbligatorio, ad esempio, si sanciscono una serie di garanzie a tutela della inviolabilità della persona: deve avvenire su proposta di un medico, con la convalida di un medico di struttura pubblica, con la convalida del sindaco, carica eletta e responsabile sanità, e poi c'è la figura del giudice tutelare. Non si parla più di autorità giudiziaria, come era dal 1904, così come non si parla di "pericolosità", si "decolpevolizza" il paziente. Due Progetti-obiettivo hanno dato concretezza e gambe a quei principi. Lì è detto come devono essere i dipartimenti, i centri diurni e le comunità, si ribadisce il primato dei territori. E più di 220 dipartimenti di salute mentale sono nati in Italia a seguito di questi testi, che in questo sono stati evidentemente rispettati. Ma il vero problema è un altro.

Qual è il vero problema?
Il vero problema è che i nostri servizi sono desertificati. Ho bisogno di operatori qualificati, mentre per effetto della spending review, dei tagli e della crisi economica si sta smantellando un sistema. E' in atto il tentativo di uccidere il welfare state. La nostra missione di aiutare chi è in condizione di sofferenza è messa a dura prova.

La proposta di legge 181 prevede l'utilizzo remunerato, nei dipartimenti, degli utenti e familiari esperti. Come giudica questa proposta?
Noi diciamo no, perché continuerebbe una asimmetria tra operatore qualificato e persone che sarebbero anche sottopagate. Non per svalutare il protagonismo degli utenti e dei loro familiari, anzi: a questo proposito ricordo anche l'esperienza dei "44 matti" al Parlamento europeo, dove abbiamo accompagnato utenti e familiari a portare la propria testimonianza. Ma ad ognuno il suo ruolo. Tutto è importante, fuori dai manicomi, ma professionalizzare alcuni non crediamo sia una buona strada. Se l'esperienza di Trento (di cui i promotori della legge sono portatori, ndr) funziona, bene. Ma a farla diventare modello tramite legge dello Stato diciamo no. Peraltro ci sono tante esperienze altrettanto positive.

Oggi pomeriggio, a 35 anni dalla legge 180, Psichiatria democratica organizza una iniziativa su "La 180 e la medicalizzazione della vita": si parla di scienza, soggettività, diritti e legami sociali.
Per noi il 13 maggio è il giorno della liberazione dal giogo manicomiale. La legge 180 ha in sé valori di democrazia, diritti e legami sociali. Per questo metterla in discussione è come se si volesse mettere in discussione la Costituzione. Noi come Psichiatria democratica e i tanti altri soggetti che oggi con noi organizzano questa iniziativa (da Cittadinanzattiva all'Unasam a Progetto Diritti onlus solo per citarne alcune, ndr), siamo usciti fuori dal recinto della psichiatria. Parliamo di salute mentale e di come costruirla, e questo è un problema di tutti, una questione di valori e di civiltà. (ep)

(13 maggio 2013)

 

 

 

Messaggio di don Luigi Ciotti a Psichiatria Democratica per l'incontro del 13 maggio 2013 a Roma


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A Palermo l’incontro sul superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, tra l’Assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino e i Dirigenti Nazionali di Psichiatria Democratica

Psichiatria Democratica(PD) a margine del convegno “Le ali della libertà” svoltosi recentemente a Caltagirone, aveva richiesto un incontro all’Assessore alla Sanità della Regione Sicilia, dr.ssa Lucia Borsellino, per avere informazioni e chiarimenti sui programmi regionali per il superamento dell’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto, in ragione delle riferite allarmanti notizie, su un progetto sostanzialmente di neo-istituzionalizzazione degli attuali internati e dei futuri destinatari di misure di sicurezza detentive.

Giovedì 16 maggio 2013, l’assessore Borsellino e il suo staff hanno ricevuto una delegazione di dirigenti Nazionali di PD (il  resp. Naz. Carceri e OPG C. Bondioli, il Segr. Naz. E, Lupo, il Pres. Naz,. L. Attenasio e il dott. G. Interlandi del CD naz. PD)  fornendo un quadro, complessivamente esauriente, della situazione attuale e del progetto di chiusura di Barcellona P.G..

Attualmente, dopo che nel corso del 2012  sono state dimesse 123 persone che sono state prese in carico dai DSM di competenza, sono ancora internati 93 siciliani a Barcellona, oltre a 5 donne a Castiglione delle Stiviere e 8 uomini in altri OPG. L’Assessore Borsellino ha assicurato che non verrà meno l’impegno per la dimissione immediata  di chi non risulti più socialmente pericoloso, infatti per 55 di loro è prevista la dimissione in famiglia o in comunità alloggio o comunque in strutture sanitarie dei DSM. E’ stato riferito inoltre alla delegazione di PD, del finanziamento di 2mln di euro per la durata di due anni; per i rimanenti internati al momento non è ancora stato definita una soluzione alternativa all’internamento.

Per il superamento di Barcellona la Regione Sicilia, ha previsto la realizzazione, in ogni distretto Giudiziario, di una struttura di 20 posti con attività di vigilanza perimetrale per complessive 4 strutture; tuttavia, non essendo stata reperita una struttura riutilizzabile nel distretto Palermo-Agrigento, nel distretto di Catania saranno realizzate due strutture, indipendenti, a Caltagirone in Loc. Santopietro.

I dirigenti di Psichiatria Democratica nel mentre hanno apprezzato l’impegno dell’Assessorato relativamente alla idonea collocazione delle persone provenienti dall’OPG sul territorio di provenienza degli stessi, nello spirito di una Salute Mentale di comunità, evitando così di costruire nuove residenze con spreco di risorse umane ed economiche hanno, di contro, espresso il loro dissenso dicendosi          fortemente contrari  a tale ipotesi di lavoro, sia per l’eccesivo numero di posti letto per struttura – 20 - (per complessivi 80 posti a fronte di un “residuo” di circa 40 internati ancora senza progetto di dimissione) sia per il fatto che tutte le strutture sono previste a vigilanza perimetrale.

Quello che, a nostro avviso, appare incredibile - è stato rilevato dai Dirigenti di PD - è che nel distretto Palermo - Agrigento non si sia trovata una struttura riutilizzabile e che, di conseguenza, nel distretto di Catania si assisterà ad una concentrazione di posti letto – la metà del totale – che facilmente rinvierà, nella realtà e nell’immaginario collettivo, al vecchio OPG. In queste condizioni sarà molto difficile, è stato ribadito a più riprese,  valorizzare adeguatamente l’intervento sanitario/riabilitativo e l’integrazione sociale rispetto a quello custodiale con il rischio di riprodurre separatezza  ed emarginazione, assai elevato.

L’Assessore Borsellino ed il suo staff, infine, nel ringraziare la delegazione di PD per il franco confronto e per il contributo di idee e proposte offerto durante il lungo incontro, hanno ribadito la piena disponibilità a mantenere attivo e vivo il tavolo sul delicato tema degli OPG, attraverso periodiche consultazioni, al fine di monitorare, congiuntamente, l’intero processo di dismissione.  

 Maggio 2013

La morte di Don Andrea Gallo: ha indicato la strada del riscatto e della libertà.

Comunicato Stampa

La morte di Don Andrea Gallo: ha indicato la strada del riscatto e della libertà.

Abbiamo sempre pensato che gli stessero stretti tutti gli abiti che gli si volessero fare indossare:prete rosso, prete degli ultimi, prete contro, prete partigiano e via così. Don Andrea Gallo era un passo avanti, sempre. E, a dirla con Brecht, aveva capito e scelto, con ferma determinazione , che era indispensabile, inevitabile  sedersi dalla parte sbagliata. Fare senza chiedere, stare dentro le contraddizioni, per costruire quello che si doveva. Tutti i giorni. PsichiatriaDemocratica (PD) lo ricorda oggi, anche quale cofondatore della sezione ligure di PD, insieme ad Antonio Slavich e a tanti altri che  decisero di sporcarsi le mani per chiudere, definitivamente, quella tremenda pagina di storia che furono i manicomi. Una scelta quella di schierarsi insieme a Psichiatria Democratica, assai importante per tutto il movimento, uno stimolo costante a non abbassare mai la guardia quando in gioco sono i diritti delle persone che non ce la fanno da sole. Senza enfasi possiamo affermare che la sua perdita ci ha lasciati sgomenti ma anche consapevoli che  Don Gallo ha indicato la via: quella del riscatto e della libertà a fianco degli ultimi.

Convegno sulla riabilitazione equestre

Venerdì 7 giugno 2013 ore 9.30

Riserva naturale Oasi - WWF Cratere degli Astroni

Via Agnano agli Astroni 468, Napoli

 

La riabilitazione equestre come strumento per il superamento e la cura di diverse forme di disagio. Da anni ormai si parla di terapia con il mezzo del cavallo (t. m. c.) come un insieme di tecniche educative utili a superare il danno sensoriale, cognitivo, comportamentale attraverso un'attività ludico-sportiva che avviene per mezzo del cavallo. Secondo recenti studi, questo tipo di riabilitazione ha un ruolo fondamentale nel processo di normalizzazione e contribuisce allo sfruttamento delle capacità residue dell'individuo e alla strutturazione della sua personalità.

Se ne parlerà con esperti e studiosi nel corso del convegno "La riabilitazione equestre", promosso da Riserva degli Astroni - Oasi WWF degli Astroni, cooperativa sociale Alser, Anire (Associazione nazionale italiana riabilitazione equestre) in collaborazione con il gruppo di imprese sociali Gesco, nell'ambito del progetto "Natur" per il recupero del rapporto uomo-natura. Dopo i saluti di Raffaele Felaco, presidente dell'Ordine degli Psicologi Campania, introduce e modera: Giuseppe Varriale, presidente della coop sociale Alser. Intervengono: Danièle Nicolas Citterio, presidente dell'associazione Anire; Fabrizio Canonico, responsabile dell'Oasi WWF degli Astroni; Lucia Menna, responsabile della Cattedra di Antropologia Animale alla Facoltà di Veterinaria dell'Università Federico II di Napoli; Salvatore Di Fede, responsabile nazionale organizzazione di Psichiatria Democratica (PD). A fine convegno, sarà offerto un buffet a cura di Farepiù/Gruppo Gesco.

Verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

locandina

SEX LABS


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LUNARIA - nella gioia luminosa dell'inganno

               lunaria

 

 

            LUNARIA - nella gioia luminosa dell'inganno

 

Il progetto di seguito illustrato riguarda  la realizzazione di un evento discografico e concertistico in omaggio alla memoria del grande scrittore contemporaneo Vincenzo Consolo, di recente scomparso. L’omaggio vuole anche dare seguito all’idea, nata durante un incontro di Etta Scollo con l’autore alcuni anni fa, di uno sviluppo delle potenzialità musicali del romanzo.

 

Il racconto, che prende spunto dal frammento lirico “spavento notturno” di Giacomo Leopardi (ma soprattutto, per esplicita ammissione dell’autore, è ispirato dal testo “L’esequie della luna” (1967) del poeta e amico Lucio Piccolo), è ambientato in una Sicilia fantastica, contemplata attraverso un caleidoscopio che combina tutte le tinte del barocco mediterraneo, protagonista ne è il vicerè dell’isola, personaggio malinconico e lunare che rappresenta tutto il contrario di quel potere da cui è circondato e di cui egli stesso è simbolo e referente. Questo atipico sovrano vede una notte in sogno la caduta della luna, sembrerebbe solo un incubo ma è in realtà una premonizione: in un lontano villaggio del vicereame, dimenticato anche dalle carte geografiche, la luna è caduta davvero…

 

Sospesa  tra narrativa e lirismo, l’intera tessitura del racconto si dispiega quale vera e propria partitura il cui dato musicale scorre sottotraccia come un fiume carsico, emergendo qua e la alla luce del sole (o piuttosto della luna) in occasione di veri e propri episodi melodici e coreutici: canzoni, danze, poesie la cui tensione musicale è esaltata dall’uso di una lingua “personale” dell’autore, che compendia le più antiche radici degli svariati idiomi regionali.

 

Con l'auspicio che da questa comune tessitura rinasca quella Luna capitolata nel sogno premonitore del vicerè, si vuole dare una testimonianza che sia di contributo alla conoscenza e alla divulgazione della poesia Consoliana, cioè a un passaggio irrinunciabile della cultura e dell'arte tutta che in quest'epoca più che mai rischia di essere cancellata.

 

Etta Scollo, che da tempo si dedica alla scrittura musicale di "Lunaria", ha curato tutta la produzione nelle fasi di scrittura e registrazione, così come la sua realizzazione dal vivo, insieme ai suoi collaboratori.

 

Susanne Paul :              violoncello, voce

Fabio Tricomi :               strumenti antichi e tradizionali, voce

Sebastiano Scollo :         liuto rinascimentale, tiorba, voce

Etta Scollo :                   voce, chitarra

 

 

Concerti:

 

 

31.08.2013  Poetische Quellen Literaturfestival (D)  

„Omaggio a Vincenzo Consolo“insieme allo scrittore e magistrato  Giancarlo De Cataldo e all’editore austriaco Ludwig Paulmichl, (Edizioni Folio)

 

http://www.lesen-in-deutschland.de/html/content.php?object=kalender&lid=21734

 

06.09.2013  „LUNARIA“ Prima assoluta in Germania, Kulturkirche Altona Amburgo (D)

 

http://www.ticketmaster.de/event/etta-scollo-lunaria-in-der-leuchtenden-farbe-der-tauschung-Tickets/58473

 

07.09.2013  „LUNARIA“ presentato dal Festival Internazionale di Letteratura di Berlino  al Teatro Radialsystem Holzmarktstr. 33  10243 Berlin (D)

 

http://www.literaturfestival.com/programm/das-programm-des-13.-ilb

 

 

23.10.2013   „LUNARIA“ Augsburg, Parktheater (D) (da confermare)

 

31.10.2013  „LUNARIA“ Stuttgart, Theaterhaus (D)  (da confermare)

 

21.01.2014„LUNARIA“ Commemorazione della morte di Vincenzo Consolo

                                       Teatro dell'Arte Milano (I)  (da confermare)

 

NARRAZIONE SUONO TRASFORMAZIONE


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LA FORZA RIFORMATRICE DELLA CITTADINANZA ATTIVA


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Chiusura OPG Montelupo


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Richiesta incontro in relazione alla chiusura dell’ Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo F.no.


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ALBERGO dei poveri progetto insabbiato

ALBERGO dei poveri progetto insabbiato

la Repubblica 18 luglio 2013  (ediz. Napoli pagina 1 e IX)

FIRMA LA PETIZIONE !

Emilio LUPO – Segretario Nazionale di Psichiatria Democratica

Salvatore DI FEDE – Resp. Organizzazione Naz. di Psichiatria Democratica

Facendo un po’ i conti, sono oltre una dozzina di anni che rincorriamo le Istituzioni affinchè la città di Napoli si attrezzi – anche alla “maniera europea” – per dare risposte ai sempre più numerosi cittadini senza fissa dimora (sfd).

Sono cresciuti con gli anni!

Dicevamo alla “maniera europea”, perché ormai tutto si misura, calibra, definisce in questa dimensione, anche se, poi, tutto resta ancorato a questa dimensione del possibile, mai del realizzato. A dire la verità potremmo anche risparmiarci questa traversata nel vecchio continente perché altrove, ovvero in altre parti dello stivale, qualcosa di più si è fatto o si sta facendo.

Noi, per dirla tutta, ci abbiamo provato con tutti gli Assessori e, quindi, con tutte le Giunte sin da quando come gruppo di Associazioni, allora denominato “Laboratorio per le città sociali” offrimmo - era il 2001 - agli Amministratori (gratuitamente, sia ben chiaro) con un opuscolo più che gradevole anche dal punto di vista grafico, un dettagliato progetto sul cui frontespizio si poteva leggere: “… attivare risorse multiple ed articolate a favore dei cittadini senza fissa dimora secondo i bisogni e nel rispetto delle individualità”.

Leggi tutto: ALBERGO dei poveri progetto insabbiato

Corso di Aggiornamento accreditato ECM “La crisi e il trattamento della grave sofferenza mentale”


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La forza di Basaglia si chiama libertà


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