Appello al Presidente Zingaretti
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- Published on Saturday, 11 August 2018 16:38
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S.Maria della Pietà
Appello al Presidente Zingaretti, alla Sindaca Raggi, al Presidente Campagna
Primi Firmatari:Daniela Pezzi, Presidente Consulta Regionale Salute Mentale;Maria Grazia Giannichedda, Presidente Fondazione Franca e Franco Basaglia; Antonello D’Elia, Presidente di Psichiatia Democratica, Marinella Cornacchia, Presidente ARESAM (Associazione Regionale Salute Mentale;Maria Antonietta Buonagurio,Presidente dell'A.R.A.P. (Associazione per la Riforma dell'Assistenza Psichiatrica); Giacomo NicastroDI.A.PSI.GRA (Difesa Ammalati Psichici Gravi Italiana -Onlus); Elena De Sanctis Gentili, Presidente Associazione di Familiari per la Salute mentale "Oltre le Barriere"; Silvia Gnetti,Cittadinanza Attiva; Valentina Calderone,direttrice di “A Buon Diritto”; Lotario Turini, Presidente Associazione Solaris; Giovanna Penati,Associazione di Volontariato Scalea 93
Vi scriviamo per ricordarvi che le scelte sull’utilizzo del Complesso S. Maria della Pietà non possono essere fatte senza tener conto del percorso di chiusura degli ospedali psichiatrici e soprattutto delle regole e delle normative che riguardano il loro riutilizzo e la loro produzione di reddito.
Stiamo parlando dell’ex Manicomio di Roma, luogo simbolo, prima dell’orrore dell’istituzione totale epoi della battaglia di liberazione che ha portato alla legge di riformapsichiatrica più avanzata del mondo, la Legge n.180,13maggio 1978,inglobata successivamente dalla Legge n.833, 23 dicembre 1978 “Riordino del Sistema Sanitario Nazionale”.
I ritardi presentati dalle Regioni nell’attuazione della chiusura degli ospedali psichiatrici e nell’attivazione di servizi territoriali, hanno reso necessariostabilireun criterio di “risarcimento” tanto che i Governi che si sono avvicendati negli anni lo hanno ribadito e fissato con norme nelle diverse leggi finanziarie. “ I beni mobili ed immobili degli Ospedali Psichiatrici dismessi possono essere utilizzati per attività di carattere sanitario purché diverse dalla prestazione di Servizi per la salute mentale… … ed essere destinati alla produzione di reddito per finanziare quanto previsto dal Progetto Obiettivo Nazionale tutela e promozione della salute mentale.
L’insieme delquadro normativo nazionale e regionale,sia concettualmente siamaterialmente, è stato totalmente disatteso da quel dicembre 1999 in cui l’ultimo paziente ha lasciato il S. Maria della Pietà.
Ricordiamo che non un reddito prodotto dal ComplessoS. Maria della Pietà (come ad esempio gli affitti per le sedi amministrative), è stato riversato neiProgetti per laSalute Mentale.
Ed ancora che una serie di realizzazioni fatte con soldi pubblici che avrebbero potuto attrarre risorse sono state smantellate. E’ il caso degli Ostelli e della mensa realizzati per il Giubileo 2000, smantellati nel 2003, con l’aggravante che in quelle strutture operavano anche cooperative integrate a cui, quindi, è stata sottratta anche una possibilità di lavoro e di integrazione.
Inoltre la ASL Roma1,a cui è stata completamente delegata la gestione del bene, ha reintrodotto Servizidi carattere psichiatrico (anche nei padiglioni destinati ad ostello) in contrasto con la normativa vigente.
Oggi cogliamo con grande preoccupazione la determinazione della Regione Lazio a realizzare la “città della salute e del benessere” lasciando alla ASL Roma1la gestione e la proprietà del Complesso.
Questa ipotesi progettualenon tiene minimamente conto degli obblighi di legge ed in particolare della Legge n.388, 23 dicembre 2000 art.98 comma 3 (utilizzo rendita derivante ex OP), non individua alcuno strumento con il quale destinare i redditi prodotti ai Progetti per laSalute Mentale e rischia di accreditare l’operato della ASL Roma1volto a trasferire dei Servizi e dellestrutture residenzialiafferenti al Dipartimento di salute mentaleall’interno del Complesso.
Ricostituire un polo sanitario con particolare propensione per le patologie mentali, le dipendenze, la disabilità significherebbe lavorare contro lo spirito e i contenutidelle norme di riforma psichiatrica.
Tanto più tutto questo è grave in un momento in cui il sistema pubblico di Servizi perla salute mentale della Regione è in crisi drammatica e che nel dibattito nazionale c’è chi promuove la cancellazione della Legge di riforma psichiatrica.
Il movimento associativo e migliaia di cittadini hanno promosso, negli anni, con competenza e determinazione un uso socioculturale del Complesso S. Maria della Pietà, per rispondere ai bisogni della cittadinanza ed insieme per rispettare le regole e le leggi vigenti.
Vi chiediamo di ascoltare.