A Bari sit-in per la 180

A Bari le Associazioni in piazza per la 180

 

Martedì 3 luglio, oltre 15 Associazioni per la tutela della salute mentale venute daogni angolo della Regione, riunite nella rete del Movimento “Rompiamo il silenzio”,insieme agli operatori che ancora ci credono, attueranno un sit in sotto il Palazzo del Governatore Emiliano per rivendicare i principi della 180 e la sua piena applicazione.

A 40 anni dal 1978, quando la legge 180 fu approvata dal Parlamento Italiano il 13maggio, ancora in Puglia la stessa non è stata applicata, anzi negli ultimi 20 anni si è andati molto indietro!

Le Associazioni e i Movimenti sono costretti a scendere in piazza per rivendicare diritti e soddisfazione dei bisogni. In particolare chiedono ad Emiliano una inversione di tendenza nelle politiche della salute mentale regionali, da tempo fallimentari.

Sempre di più i Servizi pubblici vanno indebolendosi giorno per giorno e mancano pratiche orientate verso la ripresa e l’emancipazione delle persone che attraversano il malessere mentale.

I cittadini chiedono di essere partecipi delle decisioni e dell’organizzazione dei servizi,come ormai dicono di fare tutte le leggi e le raccomandazioni regionali, nazionali e mondiali. Ma, soprattutto, vorrebbero che il Governatore mettesse in campo politiche che puntino a rinforzare i Centri di Salute Mentale e non a metterli in scacco! Centri che dovrebbero essere veramente comunitari, forti, con pratiche orientate alla ripresa.

Le Associazioni sottolineano che da troppi anni il flusso economico va verso strutture residenziali pesanti che tendono a cronicizzare gli ospiti. Tale situazione deve cambiare: bisogna riconvertire il denaro a favore del servizio pubblico e delle buone pratiche.

Eppure il Governatore con una delibera di ottobre aveva previsto la presenza delle Associazioni nel gruppo di lavoro regionale proprio per attuare pratiche innovative e rendere stabili quelle poche già attive; ma poi ci ha subito ripensato escludendo le stesse così come il consulente esperto nazionale sul budget di salute. Di cosa si è trattato? Di un improvviso e generoso slancio politico/amministrativo e di sensibilità poi

immediatamente rinnegato?Per mesi ci sono state riunioni, incontri, seminari, documenti, richieste ma nulla si è mosso!!!Perciò oggi si alza la voce sperando di essere ascoltati. Partecipa anche una Associazione di consumatori, l’Adoc, che ha provato a mediare con il Governatore e ha coadiuvato il Movimento ad elaborare una istanza di revoca peraltro rigettata.

Solidali anche Associazioni e Movimenti nazionali: UNASAM (Unione Nazionale Associazioni Salute Mentale), Psichiatria Democratica, Forum Salute Mentale, Libera. Saranno presenti anche alcuni esponenti politici regionali particolarmente sensibili e vicini alle persone con disagio psichico e alle loro famiglie.