Napoli:difendere le esperienze di Salute Mentale

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PSICHIATRIA DEMOCRATICA

COMUNICATO STAMPA del 03/10 2016

 

In un comunicato stampa del 2007, Psichiatria Democratica (PD), si diceva “fortemente preoccupata per il progressivo depauperamento delle risorse a disposizione delle ASL della Campania, ...

....depauperamento che occorrerà fermare subito se non si vorranno vedere vanificate le straordinarie esperienze territoriali maturate nel corso degli ultimi anni, e chiedeva, tra l’altro, a gran voce, temendo” un ritorno al regime di custodia”, l’adeguamento degli organici, lo sviluppo di interventi per una diversa accoglienza abitativa, una nuova progettazione dei Centri Diurni di riabilitazione e un Patto per il lavoro, come l’adeguamento degli SPDC e l’affiancamento di tutor per pazienti in gravi difficoltà. Orbene quelle che allora erano soltanto preoccupazioni, inserite in un contesto istituzionale adeguato, per il numero di Unità Operative territoriali allora esistenti in numero di 10, oggi si presenta come un vero incubo, in ragione delle notizie che ci giungono relativamente al dimezzamento di questi avamposti territoriali di Salute Mentale, previsti ora dalla ASL Napoli 1 centro. Per questo motivo, ed in continuità con quanto Psichiatria Democratica da oltre quarant’anni porta avanti, ben oltre un denunzialismo sterile, ma avanzando proposte concrete, si ribadisce che il succitato dimezzamento di queste realtà, renderà vana ogni innovazione e sostegno concreto a utenti e famiglie e riporterà la Salute Mentale lontana dai suoi compiti previsti per legge e sostenute da pratiche di inclusione e di liberazione, ormai diffuse in tante realtà del Paese. Il rilancio del Servizio pubblico, secondo PD significa recuperare risorse fresche (oltre che spendere, finalmente, il 5% del bilancio, così come previsto dalle normative vigenti e mai finora utilizzato a quanto ci risulta) e, pertanto, la nostra proposta di recuperare fondi con la messa a reddito delle aree dell’ex manicomio L. Bianchi ( i cui fondi dovranno essere utilizzati per la Salute Mentale napoletana) lanciata dai vertici nazionali dell’Associazione fondata da Franco Basaglia, a maggio al Seminario “Liberarsi” svoltosi presso l’Accademia delle Belle arti di Napoli, richiede una accelerazione per la realizzazione, beninteso insieme ad una grande iniziativa, cui Psichiatria Democratica chiama tutti coloro che credono nella centralità della Sanità pubblica. In questa direzione intendiamo muoverci da subito, convocando una assemblea pubblica cui chiameremo a partecipare le istituzioni locali e regionali, i movimenti, le associazioni del territorio e le facoltà universitarie come i sindacati, gli imprenditori, il mondo dell’informazione, le scuole e quanti sono interessati anche a costruire insieme un progetto urbanistico (sul quale come Psichiatria Democratica abbiamo già avanzato proposte operative) che liberi i quartieri di S.Carlo Arena, Secondigliano, S.Pietro a Patierno e Miano, da quella cintura di spine che li soffoca, costituendo, di contro, la straordinaria occasione per fare cambiare volto all’intera città. Concretezza e rilancio delle politiche socio-sanitarie, sempre secondo Psichiatria Democratica, costituiscono la chiave di volta per garantire, la difesa della salute come prioritaria contro tutte le politiche di austerità che, come sempre, penalizzeranno i meno garantiti, gli anziani, le persone in difficoltà di vivere, le donne e i bambini.

Napoli settembre 2016