Napoli sabato 14 Aprile 2012. Seminario I diritti ristretti

 

Il 14 aprile scorso si è svolto presso la Sala Martucci del Conservatorio musicale di  S.Pietro a Majella di Napoli, il Seminario di Psichiatria Democratica e Magistratura Democratica “I diritti ristretti – Dalla pericolosità sociale al diritto alla salute: chiusura degli OPG e promozione dei diritti costitituzionali”.Il seminario, che ha registrato l'attenta e propositiva presenza del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, è stato introdotto dalle relazioni dei Emilio Lupo per Psichiatria Democratica e di Annalaura Alfano di Magistratura Democratica (in rappresentanza di Egle Pilla del dell’esecutivo nazionale di MD) che hanno sottolineato l’importanza della riflessione comune già iniziata nel marzo 2011 nel Convegno di Vico Equense e l’opportunità  di fare il punto e monitorare il processo di chiusura degli OPG dopo l’approvazione della legge 9/2012 (numerosi interventi hanno fornito i dati sullo stato attuale del processo di chiusura) oltre ad  approfondire gli aspetti psichiatrici e giuridici che possono portare alla modifica dei codici in materia di misure di sicurezza psichiatriche.Nelle loro relazioni Cesare Bondioli ed Ernesto Venturini hanno evidenziato l’incosistenza dei costrutti psichiatrici che sono a fondamento delle nozioni di incapacità di intendere e di volere e di pericolosità sociale cui, ancora oggi, fa riferimento la psichiatria forense che continua a riferirsi a concetti logori – veri pregiudizi - quali la pericolosità del paziente psichiatrico, la sua imprevedibilità, la sua irrimediabile cronicità, la sua totale incapacità di intendere e volere, la sua non imputabilità.Pur ritenendo che la prossima chiusura degli OPG costituisca un successo per tutti coloro che in questi anni hanno denunciato e lottato contro queste mostruosità, le due relazioni non hanno sottaciuto le ambiguità e i potenziali pericoli contenuti nelle nuove disposizioni che non consentono di abbassare la vigilanza sulla loro applicazione da parte delle singole Regioni. Dalle relazioni dei magistrati sono venute analisi e proposte sia per la gestione della fase attuale, per es. come ha suggerito la Dr.ssa Daria Vecchione, magistrato di sorveglianza presso il tribunale di Napoli, introducendo fin dalla fase di cognizione lo psichiatra del DSM il che faciliterebbe la formulazione di un più concreto progetto individualizzato, sia per una radicale modifica dei codici negli articoli (artt.88,89,203 c.p.) su imputabilità e misura di sicurezza come hanno proposto nei loro interventi  Il prof. Giuliano Balbi ed il Dott. Sergio Materia, che hanno approfondito gli aspetti giuridici che attualmente regolano l’applicazione delle misure di sicurezza interpretandoli alla luce della Costituzione e delle oramai numerose sentenze delle magistrature superiori, proponendo altresì anche dei possibili percorsi per giungere ad una loro modifica. Mentre il Dott. Giuseppe Ortano si è soffermato sulle condizioni in cui vivono le persone ristrette in carcere e su quanta c'è ancora da fare ancora in questa dura realtà L'incontro,protrattosi fino alle ore 14,00 ha visto gli interventi di molti rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni scientifiche, sindacali e culturali impegnate sul delicato tema:dalla CGIL al Garante dei Diritti dei detenuti, all'Associazione Antigone, al rappresentante della Regione e il direttore dell'OPG.

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