LO STERMINIO DEGLI ZINGARI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Giovanna Boursier

Durante la seconda guerra mondiale vennero uccisi oltre 500.000 zingari, vittime del nazionalsocialismo e dei suoi folli progetti di dominazione razziale. La storia dello sterminio degli zingari è una storia dimenticata e offesa dalla mancanza di attenzione di storici e studiosi: ancora oggi la documentazione risulta frammentaria e la relazione dei fatti lacunosa. Eppure l'argomento dovrebbe suscitare interesse anche solo per il fatto che la persecuzione degli zingari in epoca nazista risulta essere l'unica, ovviamente con quella ebraica, dettata da motivazioni esclusivamente razziali: proprio come gli ebrei, infatti, gli zingari furono perseguitati e uccisi in quanto « razza inferiore» destinata, secondo l'aberrante ideologia nazionalsocialista, non alla sudditanza e alla servitú al Terzo Reich, ma alla morte.

Ma proprio questo è il nodo centrale del problema. Per molto tempo dopo la guerra, infatti, lo sterminio nazista degli zigani non è stato riconosciuto come razziale ma lo si è considerato conseguenza - in un certo senso anche ovvia - di quelle misure di prevenzione della criminalità che, naturalmente, si acuiscono in tempo di guerra. Una tesi che trova fondamento nella definizione di « asociali» con la quale, almeno nei primi anni del potere hitleriano, gli zingari vengono indicati nei vari ordini e decreti che li riguardano. Come sappiamo, però, la terminologia nazista non è sempre esplicativa dei fatti: in questo caso il termine « asociale» viene usato per indicare coloro che, per diverse ragioni, non sono integrabili o omologabili col nuovo ordine nazionalsocialista. Gli stessi ebrei nei primi tempi venivano deportati e registrati come « asociali» . È sulle ragioni di questa « asocialità» che bisogna indagare.

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Gli Ebrei

CENTRO STUDI E RICERCHE REGIONALE E INTERREGIONALE PER LA SALUTE MENTALE E LE SCIENZE UMANE PORTOGRUARO (VENEZIA) Azienda ULSS n. 10 "Veneto Orientale"

LA DEPORTAZIONE EBRAICA DAGLI OSPEDALI PSICHIATRICI DI VENEZIA NELL'OTTOBRE 1944. STORIA E CONTENUTI.

di Angelo Lallo e Lorenzo Toresini

1. PREMESSA

Dopo oltre 50 anni dalla fine del nazifascismo si era sperato che il germe dell'odio e della violenza fosse stato debellato alla radice. Così non è stato poiché la ricca Europa di fine millennio, l'Europa teoricamente pacificata trova difficoltà a fermare i sentimenti di odio e razzismo che provocano, fatalmente, tensioni politiche, sociali e razziali.

Tuttavia, se non possiamo cambiare il senso della Storia, possiamo "ricordare" alle nuove generazioni che Coloro che non si ricordano del passato sono condannati a riviverlo e che il passato non deve essere dimenticato. Sicuramente hanno rivissuto il passato le popolazioni della Bosnia con le atrocità di pulizia etnica, dei campi di concentramento che pensavamo non più possibili.

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Galleria dei personaggi (Fotografie di eventi e protagonisti)

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Roma 13 e 14 MAGGIO 2008 -(Galleria di foto) L’OBBLIGO DI NON DIMENTICARE Convegno Internazionale di Psichiatria Democratica

Torino10-11-12 novembre 2005- (Galleria di foto)PER UN’EUROPA SENZA MANICOMI. - La Salute Mentale come problema collettivo

Convegno europeo organizzato da Psichiatria Democratica e CGIL Piemonte

22 giugno 2005Rosy Bindi - Michele Gravano e Aldo Policastro (Galleria di foto) Presentano il libro“Poetiche e Politiche diSalute Mentale"

Napoli 22 giugno 2005Rosy Bindi - Michele Gravano e Aldo Policastro (Galleria di foto) Presentano il libro“Poetiche e Politiche diSalute Mentale"

- Strasburgo maggio 2005 PER UN’EUROPA SENZA MANICOMI(Galleria di foto) I pazienti visitano il Parlamento Europeo.

- Napoli 26 aprile 2004 Convegno Nazionale di PD. Salone dell'ex Ospedale Psichiatrico L.Bianchi: Amministratore di Sostegno Novità e prospettive
- Napoli Palazzo San Giacomo presentazione del libro “Negli occhi e nel cuore- Trent’anni del movimento di Psichiatria Democratica”
- MateriaI 30 di Psichiatria Democratica
- PugliaSalviamo la 180.....
- LazioFesta di Liberazione 2002
- Alcuni tra i protagonisti...........

 

Auguri...

 

AUGURI 
 
di Emilio Lupo
 
Psichiatra, Segretario Nazionale di Psichiatria Democratica
 
 
Auguri a chi sta sulla gru e non è gruista.
Auguri a chi sta su l’isola e non è isolano.
Auguri a chi sta sul tetto e non è antennista.
Auguri a chi sta per strada e non è ambulante.
Auguri a chi prega e non ha santi.
Auguri a chi impreca e non ha fede.
Auguri a chi alza le mani, ma non ha voglia di arrendersi.
Auguri a chi sta nell’ospizio.
Auguri a chi sta nella casa-famiglia.
Auguri a chi sta in ospedale.
Auguri a chi sta in carcere.
Auguri a chi sta nei Centri di espulsione.
Auguri a chi vive nei campi nomadi.
Auguri a chi vive sotto i ponti.
Auguri a chi non ha più la fabbrica.
Auguri a chi non ha più la casa.
Auguri a chi non ha più voce.
Auguri a chi ci crede.
Auguri a chi non ci crede più.
Auguri a chi è sempre stato ed ora non è più.
Auguri a chi non è mai stato e non sa se mai lo sarà.
Auguri a chi aveva e non ha più.
Auguri a chi non ha mai avuto e continua a non avere.
Auguri a chi ha ancora lacrime e rabbia.
Auguri a chi non ha più nè lacrime e nè rabbia.
Auguri a chi non si leva più il cappello.
Auguri a chi un capello non l’ha mai avuto.
Auguri a chi prendeva il pullman per andare in fabbrica e timbrava un cartellino.
Auguri a chi un cartellino marcatempo non l’ha mai avuto
Auguri a chi sognava la spiaggia, il mare e il dopo sole
Auguri a chi un costume non l’ha mai posseduto.
Auguri a chi oggi è a zero ore.
Auguri a chi è stato sempre a zero ore.
Auguri a chi è costretto a stare in tenda e non è campeggiatore.
Auguri a chi è costretto a stare in macchina e non è pilota.
Auguri a chi non si leva più dal letto ma non è malato.
Auguri a chi sta sempre in piedi perché un letto non ce l’ha.
Auguri a chi mangiava in mensa ed ora mangia dai preti.
Auguri a chi ha sempre mangiato dai preti ma voleva mangiare anche lui in mensa.
Auguri a chi dentro, ieri, produceva calze per fare gambe belle.
Auguri a chi fuori, ora, sulle gambe infila i calzerotti.
Auguri a chi srotola lo striscione con le mani sporche di vernice
Auguri a chi ha riposto lo striscione, ma ha ancora le mani imbrattate.
Auguri a chi urla nel megafono la sua voglia di giustizia e libertà.
Auguri a chi la voce l’ha persa: sono i suoi occhi che urlano contro tutte le iniquità.
Auguri a chi dal manicomio, ieri, è uscito per garantire la libertà dell’altro.
Auguri a chi nel manicomio a Napoli, oggi, vi è ritornato per garantire la sua e l’altrui dignità.
Auguri a chi è arrivato per rifuggire da odio e morte.
Auguri a chi è stato rimpatriato senza aver conosciuto né pace né speranza.
Auguri a chi nonostante tutto non demorde e si schiera. 
Auguri a chi la dice tutta. Sempre.
Auguri a chi ha ancora tutti i denti e non sorride più.
Auguri a chi i denti li ha persi, ma continua a sorridere.

VIERI MARZI

 

Venerdì 25 novembre, ore 17, Firenze,           Presso Chille de la Balanza, ex OP San salvi:   SCOPERTE, UTOPIE, PROMESSE NEL PENSIERO DI VIERI MARZI.   Verrà presentato il testo di Vieri Marzi:   ANTOLOGIA DI SCRITTI bibliografie inediti, manoscritti, testi rari 69 interventi, pag. 505  (Acquistabile per contrassegno su richiesta: Euro 50)

Aversa!

 

 

 

Direttivo PD

Associazione Società Italiana di Psichiatria Democratica o.n.l.u.s.

E' convocato il giorno  14 OTTOBRE 2011, alle ore 8,00 in prima convocazione e alle ore 11,00 in seconda convocazione, il DIRETTIVO DI PSICHIATRIA DEMOCRATICA.

Alle ore 12,00 in prima convocazione e alle ore 13,00 in seconda convocazione dello stesso giorno è convocata l’ASSEMBLEA DEI SOCI.

Sede: Roma - Via Monza n.2, presso la Sede del DSM Roma C.

O.d.G. : 
1. Iniziative per il superamento degli OPG; 
2 .Ricognizione andamento attività programmate: Merano, Firenze, Verona e Basilicata; 
3. Programmazione nuove attività; 
4. Rilancio sito PD; 
5. Rapporto con le altre Associazioni; 
 6. Varie ed eventuali

Il Presidente del Consiglio Direttivo 
      Dott. Luigi Attenasio

Roma 29 settembre 2011

Commemorazione

 

 

Un anno fa scompariva, prematuramente, il compagno Ernesto MELLONE, direttore della CGIL Campania e storico iscritto alla nostra As

sociazione.

Psichiatria Democratica (PD) lo ricorda con grande affetto per la costante attenzione ai temi delle persone in difficoltà di vita e dei giovani, e per la assidua partecipazione alle attività di PD, in tutte le sue articolazioni. Alla famiglia, alla CGIL ed a quanti ne hanno potuto apprezzarne il rigore etico, la sensibilità e la grande passione civica, Psichiatria Democratica vuole fare giungere - in questo momento - i sensi della più viva partecipazione.

 

Notte da Matti-Modena 25 Ottobre


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Notte da Matti-Modena 21 Ottobre


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Le Parole ritrovate-Modena 28 ottobre


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VIDEO SHOCK - L'orrore degli OPG 1

 

 

Giustizia: negli Opg 1.322 internati; 213 sarebbero dimissibili ma non trovano collocazione

Tavolo tecnico tra i ministri Fazio (Salute) e Palma (Giustizia). “In atto uno stretto monitoraggio.
Studieremo percorsi di riallocazione sul territorio, che speriamo possano essere attivi nello
spazio di sei mesi”.

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“Non sono solo, perché sono un internazionale”

 

Come uscire dalla cronicità. Il processo di restauro del delirio

Elisabetta Rossi Gallani

 Infermiera - SSM AUSL Reggio-Emilia

Servizio di Salute Mentale - Castelnovo nè Monti

Animazione sociale Gruppo Abele n°1 anno 2009

 

Una storia come tante altre

Novembre di cinque anni fa: Riccardo fu ricoverato in struttura residenziale. Fu la prima personache, in via sperimentale, scelsi di seguire, al termine di una formazione in case management, al fine di programmare, attuare e coordinare un programma di cura personalizzato.

L’operatore, in primo luogo, elabora il programma di cura, lo discute, lo condivide con l’equipe, con il paziente, se possibile (in questo caso, data la gravità psicopatologica di Riccardo, non mi fu possibile una condivisione con lui), con i familiari; in secondo luogo, come un regista, mette in campo e coordina tutti gli attori della rete, coinvolti nella cura della persona..

In breve: Riccardo è divorziato; prima del divorzio lavorava in una grande città come responsabile di un’importante boutique; era anche paracadutista. Dopo il divorzio egli tornò al paese natale e la moglie rimase a vivere in città, con la loro figlia. Riccardo andò a vivere insieme alla madre.

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Convegno di Verona Razze e Razzismi

Alcuni partecipanti al convegno dell'11 e 12 novembre 2011.

Prossimamente gli atti.

Da sinistra G.Ortano, G.Pullia, L.Attenasio, R.Galluccio, E.Lupo, E.Venturini, M.Geneth,C.Dotolo, A.Ricci e C.Bondioli

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