verso la conferenza nazionale della salute mentale

Napoli, verso la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale

 

ist studi filos

 

 

ombra e rivoluzione

 

ombra e rivoluzione 2

 

 

 

Nell'ex refettorio delle Trentatrè

Presentazione del libro

"Ombra e Rivoluzione"

30 settembre 2020 ore 18.00

 

 

 

un tavolo di coprogettazione

coprogettazione

 

 

La coprogettazione :salute mentale ed integrazione sociosanitaria

 

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conferenza stampa di PD ed MD per il rilancio della Salute Mentale

 

Successo di partecipazione alla presentazione in Conferenza Stampa della proposta di Psichiatria Democratica e Medicina Democratica per il rilancio della Salute Mentale in Campania, per la quale è stato richiesto un impegno ad ogni candidato alle prossime elezioni.

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le scuole al tempo del Covid-19

LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE AL TEMPO DEL COVID.

di Enrico Nonnis

Ad oggi, fine agosto, l’apertura dell’anno scolastico è ancora incerta nei tempi e nei modi. Certo si inizierà il 14 settembre, per poi richiudere in molte Regioni per via delle elezioni; Ma non si sa se per tutti gli alunni oppure solo per alcuni a giorni (o settimane) alterni.

Per i bambini più picccoli non si è deciso niente, i Comuni che gestiscono gli Asili Nido sono stati lasciato da soli, senza alcuna indicazione da parte del governo.

Sicuramente tutto ciò è in linea con il ‘paese del far finta’ che è diventata l’Italia: a parole tutti attenti e pronti a ribadire la necessità e l’importanza della scuola, ma nei fatti nessuno che si chieda come è stato ridotto il nostro sistema educativo.

Tanti segnali diretti ed indiretti ci segnalano come la scuola sia specchio della decadenza del paese.

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omaggio a Sergio Zavoli

OMAGGIO A SERGIO ZAVOLI

zavoliUn anno fa, circa, sono andato a trovare Zavoli nella sua casa di Bracciano. Desideravo discutere con lui il libro che, insieme con Domenico Casagrande e Paolo Serra, stavo scrivendo sull’esperienza dell’Ospedale Psichiatrico di Gorizia, coraggiosamente aperto da Franco Basaglia negli anni ’60. Mi accompagnavano, per l’appunto Paolo Serra e Massimo Salvucci, che stava curando la promozione dell’iniziativa.

Zavoli, come appare in questo libro, pubblicato dall’editore Armando Armando con il titolo “Mi raccomando: non sia troppo basagliano”, aveva svolto un ruolo importante nel promuovere quell’esperienza. Il suo servizio giornalistico su TV7, intitolato “I giardini di Abele”, aveva fatto conoscere al grande pubblico quell’esperienza innovatrice ed era stato un grande successo di auditing.

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l'esperienza antimanicomiale di Gorizia

In un libro la storia della straordinaria esperienza antimanicomiale di Gorizia

SINOSSI DEL LIBRO:

“MI RACCOMANDO: NON SIA TROPPO BASAGLIANO.

LA VITTORIOSA SCONFITTA DEL MANICOMIO APERTO DI GORIZIA”

di Ernesto Venturini

copertina“Mi raccomando: non sia troppo basagliano” è l’esortazione che l’assessore alla sanità della Provincia di Gorizia rivolge a Casagrande, nuovo direttore dell’ospedale psichiatrico, invitandolo a scrivere il programma annuale delle attività. Siamo nel 1972; Casagrande è succeduto a Basaglia e a Pirella nella guida del famoso ospedale aperto di Gorizia. È un momento particolarmente difficile per le sorti dell’esperimento basagliano.

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su Monitor continua il Dibattito sulla psichiatria pubblica in Campania

su Monitor:

nuovo contributo al dibattito sulla psichiatria pubblica in Campania: 

intervento del dr. Emilio Lupo, responsabile dell'organizzazione di Psichiatria Democratica

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E. Venturini "Il sale e gli alberi"

 

Intervista di Alessia Mocci ad Ernesto Venturini: vi presentiamo "Il sale e gli alberi" - OUBLIETTE MAGAZINE

 

"Il sale e gli alberi"

nuovo libro di Ernesto Venturini:

intervista di Alessia Mocci su Oubliette Magazine

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intervista a S. Di Fede

 

LE VOCI DI DENTRO – SALVATORE DI FEDE:

“CENTRI OLTRE I 20 POSTI CONTRO LEGGE BASAGLIA, TSO FALLIMENTO” di G. Manzo

Ascolta su : SUD REPORTER giornale on line

 "Per la rubrica del giovedì Le voci di dentro torniamo a discutere dei temi legati alla salute mentale nella fase post emergenza Covid-19. Il ritorno graduale alla normalità, le norme di sicurezza e la sofferenza sociale nello spazio urbano mentre fa discutere in Campania l’apertura di una struttura da 40 posti"

Napoli: proteste per una nuova struttura psichiatrica

Napoli: proteste per una nuova struttura psichiatrica nella ASL Napoli 2 Nord

 

Per una Salute Mentale di Comunità e i pericoli di una nuova istituzionalizzazione.

L’apertura della mega struttura psichiatrica della Asl Napoli 2 nord, inaugurata recentemente in pompa magna, ha suscitato, immediatamente, sui social, una serie di reazioni critiche da parte di autorevoli operatori e rappresentanti di associazioni di familiari di utenti della Salute Mentale, per una serie di motivi che andiamo, in sintesi, a rappresentare.

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CON LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DESTINA IL 5 x MILLE A PSICHIATRIA DEMOCRATICA

 ANCHE QUEST'ANNO E' POSSIBILE DESTINARE - CON LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI - IL 5 PER MILLE A FAVORE DI PSICHIATRIA DEMOCRATICA.
 
SE VUOI CONTINUARE A SOSTENERE IL NOSTRO IMPEGNO
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IL SERVIZIO PSICHIATRICO TERRITORIALE: MUTAMENTO ISTITUZIONALE E NUOVA OPERATIVITA’

 

 Le tesi proposte nello scritto che segue scaturiscono soprattutto da una sperimentazione sul campo: si tratta del tentativo, compiuto da chi scrive, di trasformare un servizio prevalentemente clinico, in un servizio etico.  L’esperimento, oltre ai documentati e riconosciuti risultati ottenuti, in termini di riduzione dei ricoveri, dei trattamenti in SPDC, di restituzione del diritto alla casa e al lavoro per un numero significativo di pazienti ,altrimenti condannati alla psichiatrizzazione addizionale, ha compreso una sistematizzazione, provvisoria e locale, delle pratiche di inclusione, che ritengo possa avere una qualche utilità come indicazione di metodo e come invenzione di prassi, mirate alla soluzione del problema della marginalità, partendo dalle condizioni concrete e dalle connotazioni che tale problema ha assunto localmente

 

Raffaele GALLUCCIO- Psichiatra

Servizio di Salute Mentale di Castelnovo nè Monti (Reggio-Emilia)

(Rivista Sperimentale di  Psichiatria - n. 1 -Anno 2011, Vol. CXXXV

 

IL SERVIZIO PSICHIATRICO TERRITORIALE: MUTAMENTO ISTITUZIONALE E NUOVA OPERATIVITA’

 

                                                                  PREMESSA

I Servizi Psichiatrici istituiti subito dopo la promulgazione della L. 180 assunsero i connotati di Servizi eclettici: servizi che, come chimere, combinavano in “collage” riferimenti differenti ed eterogenei. Più precisamente, in tali servizi l’operatività aveva i suoi rimandi teorico-operazionali nei modelli paradigmatici prevalenti in quegli anni, che erano diversi e contraddittori e che erano nati fuori dai contesti della lotta anti-istituionale: lo studio privato del clinico, il lettino dello psicoanalista, lo specchio bidirezionale del terapista relazionale, ecc. Il motivo principale per cui nei primi servizi si realizzò tale apposizione di modelli eterogenei e tale eterotopia, sta soprattutto nel fatto che il processo riformatore non fu mai pienamente e consapevolmente assunto, dalla gran parte degli operatori, come  atto di cura, gravido di implicazioni teoriche, da disvelare ed  elaborare, alle quali riferire  formazione e operatività; in altre parole, la fondazione dei servizi territoriali non si compì, oltre che come atto istituzioanle, anche come fase iniziale di una  ricerca. Ne conseguì, fra l’altro, una schizofrenia formativa, che persiste tuttora, per cui gli psichiatri si formavano nelle scuole di specializzazione universitarie, sulle tesi della vecchia psichiatria accademica di stampo organicista e apprendevano la psicoterapia, pagando uno dei tanti training privati, ispirati ai modelli cui si è accennato in precedenza.

Gli interventi psicoterapici, che venivano praticati nei Servizi eclettici, erano confusi, segnati dalla competizione tra professionisti, che si riferivano a modelli diversi e dalla trasposizione in un contesto, quello del Servizio pubblico, di fatto inagibile, sia per il tipo di utenza che vi aveva accesso, sia per la non riproducibilità dei setting previsti per l’applicazione di tali modelli.

La pratica sociale si declinava in svariate operazioni di apparente inclusione ed era ispirata dalla adesione, ideologica ed axiologica, al movimento nato con la riforma.

Nel complesso, le pratiche del Servizio eclettico erano contraddittorie e deboli perché prive di espliciti e coerenti fondamenti teorici. Se non si fosse posto rimedio a queste carenze, tali pratiche rimanevano esposte, nel lungo periodo, alla revisione del processo di deistituzionalizzazione e alla restaurazione, in forma aggiornata, della psichiatria intramuraria, con il prevalere della funzione di controllo che la caratterizza.

 

I Servizi eclettici si sono trasformati, nel corso degli anni, secondo due direttrici completamente diverse, così che, attualmente, possono essere descritti due tipi ideali di Servizio di Salute Mentale: il Servizio di tipo clinico, o ermeneutico ed il Servizio di tipo etico¹, o dialettico.

Questi Servizi, apparentemente non si differenziano: ambedue i tipi sono dotati di ambulatori, strutture residenziali, centri diurni, appartamenti, possibilità di erogare sussidi e borse lavoro. Ambedue hanno la stessa dotazione di professioni: medici, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri, assistenti sociali, psicologi, amministrativi. Essi, tuttavia, sono incommensurabili per quanto riguarda la definizione dell’oggetto del proprio agire, per il tipo di relazioni che intercorrono all’interno dell’equipe e con i pazienti, per il tipo di relazioni con il

contesto umano e sociale nel quale agiscono, per il modo in cui declinano le proprie pratiche e per la concezione implicita della cura che ispira ognuno di essi.

 

¹Ad evitare confusioni, si fa presente che <<etico>> viene qui usato in contrapposizione a <<tecnico>> e non come sinonimo di <<equo>>.

 

 

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aut aut dedicato ad Agostino Pirella

aut aut dedicato ad Agostino Pirella

autaut

 Presentazione da remoto del numero di aut aut dedicato ad Agostino Pirella

 

Parteciperanno Massimo Bucciantini, Martino Pirella, Roberto Beneduce, Silvia Calamai, Marica Setaro, Pompeo Martelli, Pier Aldo Rovatti, Pierangelo Di Vittorio e Mario Colucci

 

Diretta streaming sul YouTube canale di aut aut al link:

 

Agostino Pirella : l'esperienza di Arezzo

 

Pubblicati gli atti del Convegno di Arezzo

Pirella Bondioli

 

 

E' appena uscito il volume "Agostino Pirella : l'esperienza di Arezzo a quarant'anni dalla legge 180", con il contributo di Psichiatria Democratica e del Centro Franco Basaglia di Arezzo.

Il volume - curato da Cesare Bondioli- contiene gli atti del Convegno tenutosi presso il Campus del Pionta nel giugno del 2018. Numerose e interessanti le relazioni sulla straordinaria esperienza aretina nel campo della Salute Mentale europea, e sul ruolo svolto dal prof. Agostino Pirella, che, insieme ai suoi collaboratori, scrisse pagine importanti di riscatto e liberazione dal manicomio di migliaia di uomini e donne, tracciando la via per lo sviluppo sempre maggiore di una Salute mentale comunitaria.

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PER IL CENTRO DIURNO “CUNEGONDA” DI BARI

PSICHIATRIA DEMOCRATICA PUGLIA

A DIFESA DEL CENTRO DIURNO “CUNEGONDA” DI BARI

 

Al Sindaco di Bari Ing. Antonio Decaro

 Al Presidente del Consiglio Comunale di Bari  dott. Michelangelo Cavone

 Al  Presidente del Municipio 3 S. Paolo  dott. Nicola Schingaro

Al Direttore Dipartimento Salute Regione Puglia  dott. Vito Montanaro

 Al Direttore Generale ASL BA  dott. Antonio Sanguedolce

 In un momento in cui , per l'emergenza sanitaria del coronavirus, gli essere umani si sono distanziati tra loro, delegando affettività e legami personali a computer e apparecchiature elettroniche, la sofferenza psicologica, nascosta dietro le pareti di case ,uffici e mascherine, cresce sempre più silenziosamente perché impoverita di relazioni significative che nessun intervento  a distanza può sostituire.

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